Abbiamo avuto modo di vedere in altri nostri articoli, come la stampa di etichette on demand si stia diffondendo a macchia d’olio, ne abbiamo discusso anche in merito ai campi d’applicazione in cui è possibile internalizzare il processo.
Innanzitutto è fondamentale organizzare il lavoro seguendo tempi e metodi in linea con le esigenze e le capacità dell’azienda. Poi, per affrontare in maniera consapevole la produzione on demand di etichette è opportuno sapere cosa si intende per stampa digitale.
Si tratta di un sistema utilizzato per la riproduzione di immagini digitali su supporti come carta, PVC, stoffa e vinile. I file vengono trasmessi in formati come PDF, TIF, JPG o altri formati elettronici grafici. In questo processo, l’inchiostro viene impresso direttamente sul supporto da stampare.
In questo articolo, ci focalizzeremo sulle tecniche di produzione di barcode presenti nel mercato delle stampanti digitali e, su come scegliere tra:
Per comprendere al meglio quale sia la differenza tra le due tipologie, è sufficiente pensare che le stampanti inkjet hanno un funzionamento molto semplice in cui l’inchiostro liquido di vari colori, viene spruzzato sulla carta o su altri supporti (plastica o tela) per creare l’immagine desiderata.
La stampa a getto d’inchiostro, come accennato, si serve del colore. Per questo motivo è particolarmente utile nei settori in cui l’impatto visivo deve essere forte, per esempio:
Questa tecnologia ha punti di forza interessanti soprattutto per i costi, infatti l’investimento d’avvio è contenuto, così come la gestione e la manutenzione.
Il toner è acquistato separatamente, quindi la gestione delle cartucce avviene singolarmente in base all’utilizzo di ogni singolo colore.
Anche a livello di tempo c’è un grosso risparmio, oltre alla velocità di stampa, caratteristica principale delle stampanti digitali, anche la manutenzione e il caricamento della stampante sono operazioni semplici e veloci che non intaccano la produzione.
Il miglioramento tecnologico di questi ultimi anni permette di stampare a velocità elevate con un’ottima risoluzione su una varietà di materiali come ad esempio la carta, il poliestere, polipropilene.
Grazie agli inchiostri pigmentati della stampa digitale, producono un’etichetta nitida e resistente nel tempo.
Le stampanti laser offrono una metodologia di stampa multifunzione e multisettoriale. Come nel caso delle stampanti inkjet, riescono a stampare su diversi formati, ma le etichette di identificazione vengono sempre stampate in supporti in bobina.
Se si decide di utilizzare la tecnica laser, si può pensare di adottare una stampante della casa produttrice Oki, come ad esempio il modello 1050 Pro. Utilissima per le basse tirature e con una grande capacità di produrre etichette resistenti all’acqua e all’esposizione diretta dei raggi UV.
Raggiunge la resistenza ottimale e il risultato di stampa perfetto in combinazione con il supporto di stampa. Questa stampante predilige particolarmente i materiali plastici.
Per le basse tirature la stampante laser è un ottimo acquisto.
Le etichette per stampanti laser devono essere di un materiale adatto che viene trattato con un rivestimento (coating) al fine di garantire all’etichetta una buona stampabilità e una lunga resistenza.
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