I nastri ribbon sono il cuore della stampa a trasferimento termico, infatti con questo termine s’intende l’azione che la stampante compie nell’inchiostro. E’ importante sapere che questo meccanismo non è previsto nella stampa termica diretta (in quanto non ne prevede) e ovviamente, nella stampanti digitali.
Oggi ci soffermeremo sul perché scegliere un ribbon in resina oppure nastri in cera e capiremo come queste due tipologie possono influenzare la produzione di etichette.
Prima di analizzare l’anima della stampa è importante sapere che, la produzione di etichette tramite la tecnologia a trasferimento termico, permette la realizzazione di etichette durevoli e assolve alle richieste di numerosi campi di applicazioni:
In tutti questi casi, definire quale nastro utilizzare, permette di dare vita a un’etichetta di qualità superiore.
Chi si occupa di produzione e stampa di cartellini, prima di affrontare l’acquisto di una determinata tipologia di ribbon, deve specificare quale tipo d’inchiostro intende utilizzare, così per permettere la presa migliore.
Ma non si tratta dell’unico aspetto da tenere in considerazione. Le diverse possibilità di applicazione e i materiali con cui stampare, hanno portato a sperimentare e sviluppare alcune tipologie di nastri ribbon, con composizione anche mista:
E’ evidente che la scelta del ribbon determina a monte la qualità dell’etichetta che si andrà a produrre.
Se si intende produrre una serie di etichette su carta opaca che non saranno esposte agli agenti atmosferici, alle temperature rigide e alle sostanze chimiche, è possibile utilizzare la tipologia di nastri ribbon cera. Si tratta di un nastro mediamente resistente alle abrasioni e nettamente economico rispetto ad altre tipologie presenti sul mercato.
I campi d’applicazione in cui questi ribbon vengono maggiormente impiegati sono: spedizioni, retail, etichettatura per gli scaffali e ricevute per le consegne
In questo periodo, questi nastri sono stati particolarmente utilizzati nell’ambito della gestione degli Ecommerce.
Se si ha l’esigenza di produrre etichette patinate, o cartellini realizzati con materiali sintetici opachi, la scelta dovrà ricadere sui nastri ribbon in cera-resina, ovvero una tipologia mista che combina, alla cera tradizionale, una percentuale di resina.
Si tratta di nastri con una buona durata nel tempo e resistenti ad azioni quali:
I settori merceologici in cui questi ribbon vengono adoperati sono, quello sanitario, alimentare, agroalimentare (olio, vino etc..) e nella logistica.
Le etichette prodotte con materiali sintetici come il poliestere, il polipropilene, la poliammide, il polietilene, devono essere realizzate con nastri ribbon in resina. Si tratta di una produzione di etichette resistente alle abrasioni da prodotti chimici e allo sfregamento.
I campi in cui questi nastri vengono impiegati sono:
Tutte queste tipologie di nastri ribbon sono disponibili in colore nero e solitamente questa tipologia va per la maggiore, ma sono disponibili anche in diverse colorazioni.
Oltre ai materiali di composizione dei ribbon, è necessario che siano devono compatibili con la stampante in uso, infatti non è possibile usare ribbon non idonei al dispositivo. Per questo motivo esistono, sia ribbon originali dei principali brand del settore (Toshiba, Zebra, Sato, etc…) che compatibili con i marchi, sicuramente più economici dei precedenti.
Un’indicazione fondamentale per acquistare il ribbon corretto è sicuramente la dimensione. Infatti il nastro deve essere poco più largo dell’etichetta, perché se eccessivamente più largo, può generare delle grinze e di conseguenza un risultato di bassa qualità, oltre a generare uno spreco di materiale e di costi. spreco dei costi
La seconda importante caratteristica da tenere in considerazione è l’inchiostrazione: sia interna che esterna. Questo aspetto è determinato dalla tipologia di inchiostrazione della stampante in uso; per esempio esistono in commercio stampanti a trasferimento termico che possono alloggiare ribbon con entrambe le inchiostrazioni.
Scegliere e acquistare nastri ribbon di buona qualità vuol dire realizzare una stampa uniforme ed evitare di sporcare la testina di stampa, così è possibile produrre stampe ottimali, brillanti e non soggette a sbavature.
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